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Supplica a mia madre

  • Immagine del redattore: Dinastia dei Gessi
    Dinastia dei Gessi
  • 23 mag 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

È difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.


Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.


Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.


Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data.


E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame d’amore, dell’amore di corpi senza anima.


Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:


ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso.


Era l’unico modo per sentire la vita, l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.


Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione.


Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…



Pier Paolo Pasolini

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